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Samhain: la festa lunare del fuoco

SECONDO SENTIERO SCIAMANICO WARRIORS

LA RUOTA DELLE DEE
La parte oscura della ruota celtica:
FESTA LUNARE DEL FUOCO -30 ottobre 1 novembre
SAMHAIN: il capodanno celtico
DALLA LUNA CALANTE ALLA LUNA NERA
I RITI DEL LASCIAR ANDARE E I RITI PER LA PURIFICAZIONE DELL’ALBERO GENEALOGICO

(il rimanere nude per permettere all’energia di questi giorni di depositarsi in noi)
Il lato ombra della ruota del tempo
Perché tutto è Uno!
Il varco tra il mondo visibile e il mondo invisibile
Il passaggio sacro
Il recidere
Dall’archetipo dell’incantatrice all’archetipo della Crona, della saggia
Dalla luna calante alla luna nera
La fine di una Ruota e il Principio di un’altra
L’arte della divinazione
L’ultimo momento del raccolto e l’inizio del grande riposo
Momento della riflessione interiore per prepararsi al rinnovamento
Il dono della visione
Il saper lasciar andare
Gli arcani maggiori dei tarocchi e il viaggio nell’inconscio


Siamo nel periodo dell’anno in cui le ore di luce si accorciano e l’oscurità porta la terra a riposarsi e ritirarsi e noi che siamo parte della Natura, facciamo altrettanto, dobbiamo trovare il tempo di raccoglierci in momenti di introspezione, di fare onestamente dei bilanci sui periodi trascorsi e dobbiamo prepararci all’anno che verrà. Le intenzioni di questo periodo acquistano un’importanza estrema per la riuscita dei mesi della parte di ruota di luce.
Samhain, significa risveglio, lasciar andare, quando il seme cade nella terra dalla pianta madre.
Questo e’ tempo di ringraziamento per tutto quello che abbiamo ottenuto, che ci hanno donato e per le cose che siamo riusciti a completare fin’ora.

Questo e’ il terzo raccolto, l’ultima fiammata di vita e di luce, prima dell’inesorabile discesa dell’inverno e del declino della luce nella notte piu’ lunga dell’anno – Yule.
Per la cultura celtica siamo nel periodo in cui si celebra la morte del passato e la Speranza di Rinascita.
Per la cultura greca siamo nel periodo in cui si inizia a sentire nell’aria la progettazione del rapimento di Persefone, il suo ingresso nell’Ade e il dolore di Demetra.
Il periodo della ruota caratterizzato dall’ombra è legato all’albero genealogico, agli avi
Le tradizioni di questa festività sono legate ai defunti e agli antenati, è importante creare uno spazio sacro e un tempo sacro per accoglierli, collocando candele e lanterne che indicano il cammino agli Spiriti, condividere con loro il banchetto, e chiedere loro dei messaggi, perché in questo periodo dell’anno il velo tra i due piani di realtà diventa molto sottile.
Ognuno di noi ha qualcuno che ha varcato la soglia del mondo invisibile, qualcuno che un tempo è vissuto su questa terra e il cui dna in percentuale è in noi; qualcuno che ha detto sì alla vita e che ha fatto si che nella linea del tempo, noi oggi siamo qui.
E’ il momento in cui si assottigliano i confini tra i mondi e, in equilibrio tra passato e futuro, è possibile entrare in comunicazione con quanto ci è solitamente celato, sia nel macrocosmo ma anche nei segreti familiari. Durante questa festa possiamo apprendere molte cose da coloro che vivono nel Mondo dello Spirito.
Esso costituisce un passaggio tra la realtà del nostro mondo e le altre dimensioni
Il velo del tempo si solleva e si può comunicare con gli altri livelli di esistenza in maniera più chiara che mai.
Ma Samahin non e’ solo un periodo di morte e di iniziazione, ma anche di divinazione.
L’aspetto divinatorio di questa festa è favorito dal clima psicologico della stagione che incoraggia a rivolgere lo sguardo verso la propria interiorità e viene facilitato dalla possibilità di contattare altre dimensioni dell’esistenza.

In natura è il momento dell’ultimo raccolto e dell’arrivo dell’inverno. È il momento del vino, dell’olio, delle castagne, dei melograni….
È il periodo delle camminare nei boschi e del contatto con la terra umida che rilascia odori che nutrono i tessuti del nostro corpo e che ci preparano al lungo inverno.
E’ il periodo in cui ci si inizia a ripiegare su noi stesse per guardarci dentro.
Gli alberi
La pianta sacra di Samahin era il Tasso, albero con corteccia e foglie altamente velenosi.
Il suo legno era anticamente usato per fabbricare archi da guerra.
Il Sorbo: l’albero della vita, del risveglio e del ritorno alla vita. Legato all’elemento fuoco è un albero di Potere in grado di allontanare le negatività e le azioni causate da spiriti malvagi.
Le erbe e gli incensi:
cardo, felce, artemisia, assenzio, salvia, melo, ghiande
Le pietre e i cristalli:
L’ametista per la connessione spirituale
L’ematite per la forza e il radicamento con la terra La tormalina contro la Negatività e la protezione L’ossidiana per la stabilità e la protezione
La fluorite per la chiaroveggenza e la magia
Chakra:

1°- 6° chakra. Radicamento e connessione
Le divinità: Ecate, Persefone, Lilith, Kali, Morrigan, La Llorona

Lavoro interno: si lavora sul distacco e sull’elaborazione di lutti
Questo è ‘il momento per ricordare i nostri antenati e i nostri amati che ci hanno salutati, e come tempo solenne dovrebbe tendere alla contemplazione del mistero della vita e della morte come insegnato dagli antichi.
Samhain e’ tempo per l’introspezione, per svuotare il falso della nostra mente, cuore e anima.

E’ il momento per guarire la fonte delle nostre ferite piu’ profonde e quelle che abbiamo inferto agli altri, prima che il tempo ci sorpassi. E’ il momento in cui possiamo imparare a vedere chiaramente. ___________________
IL TEMPO DELL’ESPERIENZA PRATICA
NELLA NOTTE DI SAMHAIN: RITUALI

Per coloro che hanno il libro lavorate su uno dei rituali con gli avi….se lo sfogliate ne trovate più di uno…possibilmente che sia relativo alla luna calante o alla luna nera.
Essendo questo il momento di passaggio tra l’incantatrice e la saggia. La discesa nel buio ma anche dentro se stesse per incontrare la parte più profonda di sè e rinascere a primavera, lavorate su questi due archetipi.
Prima di ogni rituale chiudete gli occhi e respirando in una posizione statica acoltate la canzone La Llorona. Lasciate che entri in voi questa immagine e questo dialogo tra vita e morte.

Il rito delle tre candele
Accendi tre candele
La prima quella centrale è per te, per la tua vita, per il tuo presente, per attirare a te la luce e la capacità di comunicare con il mondo invisibile
La seconda quella che metterai a sinistra, per i tuoi antenati, per gli avi….in questa notte puoi chiedere a loro di comunicare con te, puoi ricordarli, scrivergli, parlare e dedicare un momento alla comunicazione con il mondo invisibile; la terza candela segna la strada che stai percorrendo. La sua luce illumina il percorso della tua anima; chiedi alla candela di ricondurre la tua anima sulla retta via se per caso si è persa
USO DEI TAROCCHI
In questa notte posiziona tre carte vicino alle tre candele. La carta centrale è l’arcano senza nome; a sinistra ciò che devi lasciar andare e a destra cosa stai cercando.
Prenditi il tempo di parlare e ascoltare prima la carta del passato, riportala alla tua vita, esplorala e senti come risuona in te. Poi fai la stessa cosa con il futuro…senti e decifra quello che la carta vuole dirti

Il Canto Sciamanico di Samhain

Puoi accompagnare l’apertura e la chiusura del tuo rituale con il canto di Samhain: Om Asato Ma

Una preghiera che ci ricorda, quando siamo chiamate a scendere nel buio, che è in esso la prima scintilla della nuova luce, che solo dal non sapere può nascere una vera conoscenza… solo attraversando la morte del falso possiamo riemergere in una nuova dimensione.. priva di confini.

Testo del Mantra:

Om asato mā sadgamaya tamaso mā jyotir gamaya mrityormā amritam gamaya

Traduzione:

Portami dalla falsità alla verità Dall’oscurità alla luce
Dalla morte all’immortalità