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Equinozio d’autunno

Significato simbolico e riflessioni alkemiche

Il giorno e la notte sono di uguale durata, il Sole si trova allo zenit dell’equatore e nel nostro emisfero l’equinozio d’autunno segna la fine dell’estate e da il via a quel periodo dell’anno che è il periodo di riposo, del tempo lento, dell’intimità con se stesse. 

la natura si addormenta e lo spirito si risveglia, illumina il mondo che si sta preparando all’oscurità. 

In questi giorni si ringrazia per la stagione passata e si chiede per quella che sta per arrivare affinché non sia difficile da affrontare. 

E’ il periodo in cui tiriamo di somme, chiudiamo ciò che va chiuso, valutiamo il lavoro fatto nel passato. 

Così come gli alberi persone le foglie e le lasciano andare affinché il vento le porto via per poi abbandonarle alla terra così noi lasciamo andare le cose fragili, quelle che non possono portare frutti e sono solo zavorre. Ci liberiamo di loro. Accettiamo che non sono più parti di noi. In una danza di abbandono le vediamo fluttuare con il vento che le deposita oltre il confine del passato affinché la terra le integri in se’ per trasformarle in altro. Il nostro cuore si apre all’orizzonte del tempo dell’inverno.. dove tutto lavora sotto e in apparenza regna il sonno. 

Equinozio d’autunno- MABON 

(il dio della vegetazione e dei raccolti) Mabon fu rapito tre notti dopo la sua nascita e fu liberato molti anni dopo da Re Artù e i suoi cavalieri.

Così come Persefone nei racconti greci viene rapita da Ade che regola i cicli vitali della terra. I sei mesi in cui Persefone si trova negli inferi sulla Terra tutto sembra dormire. 

Durante l’assenza di Persefone, sua Madre Demetra impedisce alle piante di germogliare.

In questo periodo si scelgono e si preparano i semi che daranno vita ai nuovi raccolti in Primavera, anche quelli simbolici, i semi saranno essiccati e conservati al buio e al fresco.

Durante l’equinozio 

  • si lascia andare il passato
  • si conclude ciò che è stato, e come in natura si accettano i frutti, così noi nella accettiamo di aver raccolto quello che si è seminato.
  • Si lascia ciò che non è divenuto frutto per accogliere il cambiamento 
  •   Si impara a godere di ciò che si ha anziché lamentarsi per ciò che manca.

Nella religione cristiana l’equinozio è’ legato a San Michele, l’Arcangelo al quale è affidata la lotta contro le forze del male. La sua spada fiammeggiante simboleggia lo squarcio del buio, il ritorno della luce. La rottura dai nodi del passato. La libertà del presente. 

Il nostro cuore si prepara ad accogliere la quiete, a ricercarla attraverso la meditazione, il calore della casa, l’intimità; ci si riposa dalle grande azioni e si cerca il contatto con l’interno per prendere coscienza di noi stesse, per prendersi delle pause, per mettere da parte le cose buone passate durante la stagione vitale dell’anno, per regalarsi un po’ d’amore, dei bagni caldi, le castagne, una tazza di The caldo, per ricollegarsi al fiume della vita che scorre e alla luce che illumina il buio.